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Sopra i conduttori 23

be operar sopra di lui, che l’azione di questa non diveniva sensibile che nella distanza, nella quale ella poteva trarne una scintilla, e che finalmente bisognava accostar la punta 36 volte più presso al conduttore che la palla, per poter ugualmente trarre una scintilla.

Egli è ben difficile aver prove dirette dell’effetto delle punte applicate ai conduttori. Soltanto dietro l’esperienze elettriche fatte ne’ nostri gabinetti, e con analogia, possiamo noi decidere sopra la bontà, o il pericolo del loro uso. Ma non è sì facile, quanto sembra al primo colpo d’occhio, lo stabilir questa analogia in tutti i suoi punti in una maniera assai certa. La difficoltà risiede non nella comparazione degli effetti dal picciolo al grande, ma nella parità delle circostanze da osservarsi.

Sembra provato tanto dalle sperienze del Sig. Le Roi che da quelle del Sig. Nairne di cui si parlerà più sotto, che allorchè una nuvola carica d’elettricità s’accosterà gradualmente, anche con una grande rapidità, alla punta che termina un conduttore, la punta attrarrà o dissiperà in silenzio l’elettricità della nuvola ad una distanza, alla qual questo conduttore, se fosse ottuso, non potrebbe esser colpito dalla esplosion fulminante; e per conseguenza se questa nuvola continuasse ad accostarsi e arrivasse finalmente alla distanza necessaria per dar un’esplosione a questa punta, distanza, che conformemente alle medesime esperienze è infinitamente più picciola che quella, alla quale essa colpirebbe un conduttore ottuso, questa esplosione sarebbe estremamente debole.

V’è ancora un altro vantaggio da aspettarsi dall’effetto delle punte. Si sa che le nuvole tempestose hanno comunemente la loro parte inferiore come lacerata e divisa in pezzi più o meno pendenti, e che questi pezzi sono l’intermedio per il quale il fulmine si scarica sopra le fabbriche. Il D. Franklin volendo giudicar l’effetto che le punte potrebbero produrre su questi pezzi ondeggianti, s’immaginò d’imitarle con fiocchi di cotone assai. floscj e flessibili, sospesi ad un conduttor molto elettrizzato. Ei vide che allora che presentava loro di sotto un pezzo di metallo rotondato, questi fiocchi si stendevano verso questo metallo dilatandosi e allontanandosi dal conduttore; che quando al contrario presentava loro una punta acuta, questi medesimi fiocchi si rialzavano allontanandosi dalla punta e sembrando fuggirla; e si riaccostavano al conduttore. Egli ha concluso, che le punte allontanerebbero e scaccierebbero ugualmen-


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