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6 Informazione al Popolo.

trico palesato non solo da’ Lampi, ma dalle scintille, che si cavano dai fili metallici estesi in aria a grande altezza per un capo, mentre il capo a basso spontaneamente tramanda luce. Queste sperienze si sono fatte in tutti i paesi, in America in Inghilterra, in Francia, in Italia, nel Nord: ed è famoso il caso occorso li 6. Agosto 1753. al Sig. Richmann Professore di Pietroburgo; poichè mentre nella sua camera intento era al suo apparato per ispiare l’Elettricismo d’una nuvola procellosa, nell’atto di cavare con poca cautela una scintilla dal filo metallico, la scintilla fu un globo di fuoco, un vero fulmine, che lo prostese morto. Il Mouschenbroeck, rapporta le osservazioni curiose fatte da un Canonico di Moravia nell’anno 1754. nel mese di Luglio: poichè avendo eretta la sua Macchina, una nube procellosa, che passava sopra alla Città di Prenditz, e che faceva rovine all’intorno, giunta sopra la Macchina cominciò a rompersi, diradarsi, mandar raggi bianchi verso la Macchina, e passare sopra la Città tranquillamente; sperienza, che gli riuscì di replicare felicemente nei giorni seguenti.

12. Se vi fosse mezzo di fare svanire i temporali, o mitigarne i danni sopra un Paese, farebbe probabilmente col moltiplicare, e perfezionare simili istromenti. E chi sa, che un tempo non venga, forse non lontano, in cui, l’arte umana arrivi fino a questo? Certamente questo mezzo deve esser più valevole dello sparo del cannone, e del suono delle Campane, che si pratica forse con maggior pericolo e danno, che se venisse tralasciato.

13. Comuque sia, l’altro fatto è, che siccome il fuoco Elettrico, così il fulmineo, a preferenza di tutti gli altri corpi va dietro ai metalli, e poi ai corpi umidi. Continue sono le osservazioni, quotidiani gli esempi, che le stragi de’ fulmini nelle fabbriche, cominciano, terminano, e infieriscono più dove si trova metallo, come nelle Croci de’ Campanili, o nelle facciate delle Chiese, presso agli arpici, ed alle catene delle case, nelle dorature, ec. e niente osta, che sieno immersi i ferri ne’ muri, che il fuoco Elettrico ben li trova: ed in questo sta il male, che questi ferri non vengono continuati fino in terra, dove il fulmine andrebbe a perdersi senza far offesa; ma essendo terminati ivi appunto ove han termine, trovando il fuoco resistenza, squarcia ogni cosa, tanto i corpi resistenti, quanto di riflesso i metalli istessi. Questa interruzione è quella, che propriamente occasiona i malanni del fulmine. (Comm. Bonon. T.I. P. I).


14. Con