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68 Del Conduttor di S. Marco.

colpito anche il campanile de’ Minori Conventuali detti li Frari, e sette campane restarono fuse. Allora fu che pensarono i Signori di fabbricare l’obelisco tutto di pietra, come è al giorno d’oggi, quadrato di fuori, rotondo di dentro, cogli angoli cioè pieni. Non cessò per questo l’ingiuria de’ fulmini, ma cambiarono sito; poichè d’allora in poi caddero tutti sotto la base della piramide, e sotto la prima cornice, del che accennerò ben tosto una ragione.

4. Il quarto fulmine accadde nel 1548 al Mese di Giugno; il quinto, pochi Anni dopo nel 1565: la Polizza del ristauro è dei 16 di Ottobre; nel 1653 il sesto; quindi li più recenti: nel 1745 ai 23 di Aprile il settimo, che fu rovinosissimo, e con 37 fratture tra piccole, e grandi, minacciò l’intiera rovina della Torre; il ristauro costò più di 8 mille Ducati: l’ottavo nel 1761 che fece poco danno; il nono nel 1762 ai 23 di Giugno, nel sito istessissimo, che quello dell’Anno precedente, ma con effetti assai più perniciosi in queste rovine perirono varie persone nelle botteghe contigue al Campanile1.

5. Considerando perciò gli Eccellentissimi Signori Procuratori presidenti alle fabbriche tanti pericoli, danni, e dispendj, mossi da nobile, e giusto zelo, hanno deliberato di far uso del Conduttore, praticato ormai non solo in Inghilterra e in America ove è universale, ma anche in altre parti di Europa, nominatamente nello Stato Veneto, e la cui utilità a preservazione degli edifizj viene altamente commendata dalla teoria insieme e dall’esperienza: sul quale Articolo, io non m’estenderò, rapportandomi a quanto ho scritto in questa materia nel Saggio Meteorologico 1770, nella mia Informazione al popolo; e specialmente nella Nuova Apologia de’ Conduttori, dove sono esaminati gli obbietti, e posta ne’ suoi giusti confini la fiducia che si deve avere in tale difesa, il che prego i galantuomini di considerare.

6. Il Conduttore dunque del Campanile di S. Marco restò posto


e ter-

  1. Devo render giustizia di queste notizie all’esattezza del Sig. Francesco Todeschini, Cittadino Veneto, Notajo dell’Eccell. Procurativa, soggetto pieno non meno di onore, che di cognizioni, per una continua lettura, che solo potrebbe dare un’istoria interessante delle insigni Fabbriche sulla piazza di S. Marco, in particolare della gran Torre, essendo in pieno possesso di tutte le cose registrate in questo Archivio.