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70 Del Conduttor di S. Marco.

attacchi, spogliandola del fuoco che contiene, sottirandolo a poco a poco; il che si ottiene sporgendo in alto quanto si può delle lancie di metallo che abbiano comunicazione colla terra.

9. Comunque questa forma di Conduttori sembri la più usitata, v’è un’altra maniera, del pari consona alla teoria, ed è quella di restare sulla pura, e semplice difensiva, aspettando in certo modo l’attacco della nuvola, e del fulmine, e in tal maniera aver disposto un apparecchio, capace di pararlo, sventarlo, e tramandarlo nella terra. Consiste questo apparecchio nel porre il Conduttore tutto interno, tralasciando le punte, facendolo comunicare con i metalli sparsi naturalmente nelle fabbriche, che sono i veri somiti dei fulmini, e per essere limitati, e interrotti, occasione delle loro stragi. Aprendo dunque un esito ed uno sfogo a questi metalli nel principal conduttore, diretto, e continuato fin fotto terra, o nell’ acqua, il Conduttore diventa allora un vero Emissario del fulmine, non mai, come da alcuni viene appreso, un irritamento. Questa maniera in apparenza meno coraggiosa, da celebri fisici viene tenuta1 per la più cauta che si possa praticare; e ciò particolar-


men-

  1. Nelle Transazioni Filosofiche, vol. 54, e nell’Istoria dell’elettricità vol. II. pag. 384, e segg. è descritto il fulmine che cadde nel Campanile, e sulla Chiesa di S. Bride a Londra, con molta rovina. Si vede questo fulmine ne’ suoi effetti similissimo a quelli del Campanile di S. Marco, condotto, come chiaramente dagli effetti apparve, per li metalli interrotti: poichè è visibile, „dice il Dottor Watson nella sua Relazione, che il danno del Campanile provenne dagli sforzi fatti dal fulmine, dopo di aver rotto il gallo della cima, per aprirsi un passaggio attraverso le ferrature sparse nel Campanile medesimo; e poichè ciò non potea farsi se non per salto, non essendovi comunicazione metallica continua, è chiaro, che grande essendo la forza del fulmine, squarciar dovea tutto ciò che non era metallo, e che gli facea resistenza". Conchiude non v’esser altro mezzo di preservare quel Campanile se non quello dei Conduttori.
    Ma il Signor Wilson, in una memoria scritta alla stessa occasione, consiglia in generale di evitare le lancie, o punte esterne di ferro: „Come è inevitabile, dice, che i fulmini in una maniera, o nell’altra, vengano a visitarci, non vi può esser ragione per invitarveli: bensì quando vengono ad attaccare i nostri edifizj, devono trovare un apparecchio tale, che serva a scaricarli. Per ottener questo fine propone di lasciar sussister le fabbriche, come sono all’esterno, senza elevar sopra di esse alcuna punta me-

talli-