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Del Conduttorice di S. Marco. 71

mente in certe fabbriche, quali sono le altissime torri, terminate in guglia, ch’esigerebbero anche una mole immensa di fatture, ed anche per l’estensione, una moltiplicazione di punte a’ varj siti, non togliendo tuttavia il bisogno di legare colla catena principale i molti metalli esposti della fabbrica istessa.

10. Or tale è la torre di S. Marco: elevata da terra fino alla corona dell’Angelo, posto in cima alla guglia, 300 piedi Veneti che sono più di 320 piedi di Parigi (la proporzione essendo di 144:154); la piramide sola è alta piedi 80; l’Angelo nove piedi. Questo Angelo è di legno, coperto di rame: gira intorno ad un gran fuso di ferro, che lo penetra fino al petto, poggiando ivi in una scodella di bronzo, che ferma con pironi comunica col rame della superficie, e trapassando al basso la base di pietra, poggia sopra una grande spranga di ferro orizzontale, alla quale, come dirò, s’è appiccata la catena, che perciò è disposta a tramandar una saetta, che cadesse sull’Angelo con cui comunica.

11. La guglia ha le facciate coperte di lastre di rame dorato, che dall’Angelo si estendono fino alla base, gli angoli soli restando di pietra nuda. Quattro mani di catene orizzontali in crociera trapassano da un capo all’altro, e con ciò comunicano con le lastre esterne di rame. Or questi metalli continuati furono quelli, per mio parere, che, sollevando la cupola, portarono i fulmini al di sotto, per esser ivi l’interruzione de’ metalli. Quivi è (dico, alla prima cornice) dove cominciano in copia, le sprange, le catene, e ogni sorte di serrature interrotte; e queste serrature interrotte senza dubbio furono gli attraenti de’ fulmini, e le cagioni delle stragi tante volte accadute in questo sito.

12. Partendo da questo principio, fondato sulla teoria e sulla osservazione di quasi tutti i fulmini, ho pensato in conseguenza di


dispor-

    tallica; ma vuole che dentro la parte più alta della fabbrica, a due piedi in circa di distanza, si ponga una spranga, e questa nè pure acuta, che si continui al basso lungo della muraglia fino in terra, e in qualche luogo umido". Questo è il discorso del Sig. Wilson.
    Senza però bandire generalmente le punte, che secondo i siti possono esser utili, ho creduto che una simile maniera di Conduttore, attese tutte le circostanze, fosse la più appropriata alla Torre di S. Marco, e se nelle cose di ragione valesse l’autorità, quella del Sig. Wilson verrebbe al mio appoggio.