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72 Del Conduttor di S. Marco.

disporre, e dirigere la Catena del Conduttore in modo, che dovesse legare e scaricar nel caso tutti questi metalli interrotti.

13. Ho dunque attaccato la catena (in tutto si prestò con diligenza e zelo il Sig. Bernardino Macaruzzi valente Architetto Veneto) alla stanga che porta il fuso dell’Angelo. Si può dire che questo fuso faccia l’ufficio di lancia, comunicando, come dissi, con tutto l’Angelo, che nelle ali, nella corona, e in altre parti termina in figura acuta di metallo. A questo fuso però ho fatto sporgere e toccare l’ultimo pezzo della catena, tirato in punta, per assorbire vie meglio il fuoco, se mai venisse da quella parte. Discendendo la catena pel vuoto, tocca, e si lega con tutte le traverse di ferro, che di mano in mano s’incontrano; e lo stesso si è fatto anche con maggior scrupolo sotto la guglia, per tutto l’Attico, e la camera delle campane: qualunque ferro, che per la figura, situazione, esposizione, poteva essere pericoloso, si trova ora comunicante col filo maestro del Conduttore per iscaricarsi in esso.

14. Sotto le Campane entra la catena nella canna di mezzo; poichè questo campanile è doppio, con muri, o pilastri, uno dentro l’altro, la scala essendo tra due. In questo spazio dalle campane alla terra non s’incontrano se non 4 spranghe di ferro poste dopo, in occasione di restauri, a’ quattro piani, nell’angolo verso tramontana che riguarda l’orologio, angolo più degli altri infestato dal fulmine. Or queste quattro spranghe, che vengono dall’esterno all’interno dell’angolo, sonosi parimente legate con bastoni di ferro al Conduttore.

15. Il Conduttore discende, come dissi, entro la canna interna lungo il pilastro angolare che riguarda Maestro, dal canto della porta del Campanile. Al sito dell’imposta di questa porta, a destra entrando, esce la catena, ed incassata discende fino al limitare, dove s’inclina colla breve scala, entra sotto il pavimento della Piazza allontanandosi dalla muraglia, e dal fondamento della Torre 50 piedi, direttamente verso le Procuratie vecchie, e s’immerge in terra, di là dal primo mascherone, presso uno di que’ pozzi, che raccolgono l’acqua piovana della Piazza, penetrando otto o nove piedi sotterra, cioè cinque piedi sotto comune, come si dice a Venezia, che vuol dire, sotto il livello medio dell’acqua, sicchè la punta della spranga ultima resta sempre in terra umida, fangosa, o piuttosto nell’acqua che penetra da per tutto.

16. La lunghezza della catena, comprese le molte piegature, è


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