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ca, che un fulmine percosse la torre, e parve attratto da una stanga di ferro che portava una garetta nella sommità; scese giù il fulmine per la facciata orientale, già soggetta a questi disastri, lasciando quà e là segni di frattura: segnatamente ruppe una pietra tra le altre che sporgevano sopra la finestra della camera della polvere; nè nella finestra, o nella contigua porta v’era altra difesa che di tavole vecchie e sdruscite, e pure non vi fu accensione. Il fatto può ancora esser attestato dal vecchio munizioniere sig. Cesare Sartori, che veduto il lampo, inteso lo scoppio, sentito l’odore, accorse tosto alla camera, nè vi trovò altro male. Dunque, o non v’è questa atmosfera di effluvj, dissipati probabilmente dall’agitazione dell’aria, o più tosto non è tanto infiammabile quanto può sembrare, sorse perchè il carbone, corpo fisso, esala meno.

7. Ma in quarto luogo, cosa di più si può ricercare del recente caso arrivato alla torricella nell’Isola di S. secondo sull’aurora delli 11 Giugno dello scorso anno 1775? Vi scoppiò il fulmine, entrò nel magazzino, vi staccò tavole, rovesciò casse di polvere, e pure, cosa in vero miracolosa, non appiccò fuoco. Conviene dire da un canto, che questo effluvio non sia tanto imfiammabile, e dall’altro, che il fuoco del fulmine, il quale talora in un momento accende un solidissimo vasto tetto di legname, cammini talvolta così vibrato ed unito, che se non dà direttamente, e come di punta, non metta fiamma ne’ corpi, per quanto siano facili ad ardere.

8. Ma ecco appunto da questo caso la opposta difficoltà, promossa dall’altro onorato Ufficiale, particolarmente occupato nella direzione delle munizioni. Il fulmine di S. Secondo passò quattro piedi lontano dalla polvere, e non l’accese. Era di grandissima violenza, come lo prova lo squarciare e scagliare che fece i macigni di fuori, e i tavoloni di dentro; dunque, dice, la polvere non è corpo attraente del fulmine. In fatti il carbone solo nella polvere è di natura deferente perchè di natura vegetabile; ma il zolfo certo, se non anche il nitro, è di natura idioelettrica, cioè repellente. Dunque vano, dice, è il presidio de’ Conduttori; il fulmine non accende la polvere, se non vi sia violentemente diretto, o pure mediatamente, accendendo legname, o altri materiali vicini.

9. Confesso, che non comprendo molto questo discorso. Non veggo, che alcun elettricista pretenda che la polvere attragga il fulmine. Ma lo attragga, o nò, l’esperienza pur troppo prova, che mol-


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