Pagina:Toaldo - La meteorologia applicata all'agricoltura - 1786.pdf/45

Da Wikisource.

P. I. Cap. III. Anno campestre. 45


Abbiamo precorso fin qui tutte le specie delle meteore, e rilevato i loro effetti in generale; passiamo a riconoscer più particolarmente la loro influenza, in quanto dipende dalla distribuzion loro nella successione delle stagioni dell’anno campestre.

CAPITOLO III.

Corso dell’anno Meteorologico campestre.

§. I. Condizion generale.

62. Anus fructificat, non terra: è un antico proverbio, tramandato da Teofrasto, che io ho preso per Divisa del mio discorso, e che contiene una


veri-

    dal viaggio di D. Antonio d’Ulloa al Perù Lib. I. cap. VIII.. “Avanti il terremoto arrivato nel 1687. (dice questo dotto Uffiziale) che cagionò tanta rovina alla Città di Lima, le ricolte di formento, e di orzo, erano estremamente abbondanti, e gli abitanti non avevano che fare di farne venir d’altronde: ma dopo questo accidente, il terreno si trovò così alterato, che le semenze di formento marcivano avanti ‬di germogliare; ciò che si attribuisce alla quantità ‬di vapori zolforosi, che erano stati esalati, e alle particelle nitrose, spante sulla terra. Ciò indusse i proprietari de’ campi, divenuti savi a loro spese, d’impiegare le loro terre ad altri usi: si contentarono di seminarvi dell’erba medica, piantarvi delle ‬canne di zuccaro, ed altre specie che riuscivano ‬meglio. Questa sterilità durò 40. anni, e a capo di questo tempo, i lavoratori s’accorsero che la terra si migliorava, sopra di che ricominciarono a seminare come avanti, ma in minor quantità da principio, contentandosi di picciole raccolte; fino a ciò che vedendo la terra ristabilita nella sua prima forza, seminarono e raccolsero, come prima.”