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P. II. Cap. II. Congetture sulle ore ec. 87

per sapere, quanto tempo ogni notte si goderà del chiaro della Luna; ciò che pure è utilissimo per le opere della campagna, per li viaggi ec.

160. Le ore del passaggio della Luna per il m ridiano, che sono legate con il tempo dell’alta marea, secondo i differenti stabilimenti de’ Porti, servono di regola per entrarvi, ed uscire coi vascelli.

161. Un altro vantaggio si cava dalle cognizioni di quest’ore della Luna. Si è osservato, ed è un proverbio a Venezia, che al voltar dell’acqua si formano i cattivi tempi, e le procelle; ma con questa differenza, che si sostentano più se l’acqua cresce; al contrario se l’acqua cala, si dissipano più presto, le nuvole discendendo in certa maniera coll’acqua del mare.

162. L’istesse ore meriterebbero d’esser osservate dai Medici, e dai Curati, poichè, sebbene non si verifichi il detto d’Aristotele, che gli animali nascono al crescer dell’acqua, e muojono nel calare; non ostante, siccome nei punti di Luna più veementi, gli umori de’ corpi umani, e specialmente degl’infermi, si perturbano maggiormente, ed è osservazione certissima, come ho provato nel Saggio Meteorologico, per le morti improvvise; così anche le ore diurne della Luna meritano osservazione: ed avverto in fine, che questi moti dell’aria sono più vicini all’ora del voltar della marea, che a Venezia anticipa un’ora e mezza incirca l’angolo della Luna, che all’ora istessa del passaggio della Luna per l’orizzonte, o per il meridiano.


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