Vai al contenuto

Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/221

Da Wikisource.

PAR. III. ART. IV. DELLE NUVOLE GRANDINOSE, ec. 205

questa osservazione; e la feci trovandomi nella laguna di Venezia, ove ‘ spesso fui sorpreso in pochi minuti da pioggia che credevo lontanissima in mare; e mi ricordo, che trovandomi sulla Lanterna di Livorno, scor-gen do in mare un nuvolo nemboso, che pareva lontano dieci miglia, scesi ve locemente per passare il porto prima che sopraggiugnesse; ma già era so praggiunta nei. due minuti appe®na in cui feci la scala: non c’era vento: come dunque ciò? Perchè il fuoco elettrico partendo da un gran tratto’ d’aria nuvolosa, il che fa in un istante e quasi simultaneamente in partì distanti, e in ampio spazio, abbandonando le particelle dell’acqua, che teneva sospese, le lascia precipitare . Così dopo lo scoppio d’un tuono, o d’un fulmine, cade all’improviso un diluvio d acqua: perchè i vapori anno perduto le ale, che li sostentavano: così s’è notato, che nell’eruzio ni del Vesuvio, che spesso involgono torrenti di saette, sopravvengono abis fi di pioggia, come in quella del 1737 ( Transa&#. Fil. n. 455. ). Si sa, che la pioggia istessa scintilla, e nei gran temporali trovandosi esposti, come ko talora provaro, fi sente a pizzicare dalle scintille elettriche . Nel mese di Settembre 1773, scrissero le Gazzette, che nella Gothia Orientale, in un distretto chiamato Skara, li x2 cadde un’abbondantissima pioggia, cui succedette un calor affannoso, che durò fino. alle 6 ore della se ra; tornò allora 2 cader della pioggia, ma assai singolare; ciascuna goccia net cader sulla terra, gittava fuoco; che se ciò fosse avvenuto di notte,

f avrebb® veduto acceso tutto quel distretto: aveva tuonato e la:npeggiato tutto quel giorno, e tre: giorni dopo successe in un pase vicino e mon- tuoso un fortissimo terreinoto: e cosa più notabile riferisce il Perrault die tro il Krantzio ( Esais de Pbysique T. IV. ), che nell’anno 1305, che fu

freddissimo, cadde una gragnuola insiammata, che cagionò molti incendj»

Mz &® supe:fluo omi accumular esempj per comprovare cola nota, e riconosciuta già dai più colti Filosofi.

Solamente tacer non poslo la bella scoperta: dell’ornatisli’mo Sig. Cante Aleandro: Volta, Pa:rizio Conasco:, ed ora Professore b2n degno di Fisica Sperimentale nell’infigne università di Pavia . Egli ha scoperto l’aria insiammabile delle paludi, la quale però sorge non solo dalle paludi, ma da tutta la terra umida e grassa copiosamente. Quest’aria è pur fulmi»

nante: e questa razza di fulmini now sarebbe impedita dai Conduttori, fe non che il fuoco elettrico concorre ad accendere l’aria insiainmabile « Questo però & da avvertire a giustificazione de’ Conduttori in qualche cafo fsimstro. . q

Un’altra osservazione ho da fare circa le nuvole grandinose, turbinose, temporaleschse . Nei temporali ventosi: e- turbinosi: rari sono i tuoni: il fuoco elettrico investendo tutta la nube, la spinge e la aggira, e con ciò produce un certo romore muto e continuo; ma non fi congloba per fulminare. All’opposto i temporali senza vento abbondano in tuoni, € sactte.

La gragnuota viene tanto cogli uni, che cogli altri,, ma più spesso con vento, con nuvole rotte ed agitate;.in tal caso pare che il fuoco pasli da una nuvola all’altra, lasciando cristallizzarsi i vapori, e le goccie della prima, d’onde, come s’è accennato qui sopra, provenga la gragnola.


Una