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Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/222

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206 PAR. III. ART. IV. DELLE NUVOLE GRANDINOSE, ec.

Una nuvola unita e uniformemente estesa, per quanto paja nera, dara bensì, come fi disse, copia di tuoni e di pioggia!, ma raramente grandinerà.

ARTICOLO V.

Delle ore delle Pioggie, è dei Temporali, ec.

N

Ella prima edizione, questo Articolo versava sui fulmini, sui l’uogbi pericolosi, sui Conduttori. Avendo ampiamente trattato dopo questa materia nelle mie Memorie sopra i Conduttori, ristampare nel 1778 dall’istesso Librajo Storti, con un’Appendice di Nuove Considerazioni dell’anno 1780; credo più opportuno parlare delle ore, nelle quali sogliono comin= ciare, e finire le pioggie, i venti, i temporali è € mi limiterò anche in questo, avendone detto assai nella Metcorologia applicata all’Agricoltura.

1.° Molto più regnano le pioggie in tempo di giorno, che di notte: questa osservazione è confermata con quelle del Sig. Messier dal 19563 at 1772: trova che in questi dieci anni a Parigi le pioggie di giorno furono 1324, quelle di notte 740. Sembra ciò provenire» © dalla maggior elettricità nel giorno, 0 piuttosto dalla maggior evaporazione, ed anche dal maggior calore, che dirada l’aria; la qual cagione ultima potrà spiegare anche il risultato seguente.

2.° Più frequentemente piove nelle ore della sera» dopo mezzodì, che nelle ore della mattina; ciò ch’è confermato da D. Antonio d’Ulloa, il quale nel suo viaggio al Perù attesta che a Quito, esfendo le mattine tranquille e serene, le sere sono per regola tutte inondate da pioggie pro-= cellose . In fatti due o tre ore dopo il mezzodì fi ha il maggior Calore della giornata: l’aria diradata lascia cadere, e coadunarfi i vapori, d’onde le pioggie e i temporali.

3.° Ma in questo paese ciò succede più avanti il Solstizio d’Estate, che dopa, spezialmente in Aprile ed in Maggio; perchè durano ancora le notti fresche, e fi richiedono più ore per riscaldare l’aria: dopo del Solstizio, anche le notti sono tepide; e il fresco istesso detla mattina coopera a condensare i vapori; quindi i temporali della mattina nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre, prevalendo però sempre le ore Pomeridiane» in particolare per li turbini.

4.° In generale, ficcome s’è diviso fisicamente l’anno in 8 stagioni ( P. IL. Art. 2.), ed una Lunazione in 8 articoli, così devesi dividere in 8 parti il giorno, tanto Solare, che Lunare . Le quattro parti principali fi prendono dal levare, tramontare 1 e passaggio per il Meridiano di sopra, e di sotto, dell’uno e dell’altro Luminare: le altre quattro parti subalterne, e in vero meno osfervabili» sono alla metà delle quattro prime, rimarcabili per li moti del Barometro, come a Terza, ove fi trova il medio calor del giorno, Nona, ove cade il massi mo grado di caldo, ec.


5.° Spes-