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Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/224

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208 PAR. III. ART. VI, DEI TERREMOTI, ec.

co, tiempisando un buon canale di acqua torbidifima, la quale con gran rumore fi precipita nella valle vicina . Gli abitanti ne attendono presto pioggia. L’altro è un pozzo profondo, nel piano, distante due miglia in. circa dal piimo, verso Ostro, preslo la Chiesa Parrocchiale di Villaraspa, nella corte dell’ottimo mio Amico Sig. Giuseppe Pigati, Cittadino Vicentino. Questo pozzo presso alle mutazioni di temp, bolle, e fa un romore così grande, che gli abitanti del paese se ne spaventano . Così fanno molti Laghi nella Svizzera, riferiti dallo Scheuchzero. In Altivole, villaggio sotto Asolo Trivigiano, v è un pozzo di Casa Zon, che al muover del tempo fa un romore terribile: sotto queste ville passa il Sile, la cui acqua talora fi alza, e fa degli scherzi, come il fiume sotterraneo di Modona» Queste eruzioni d’acque sono fimili ai gonsiamenti del mare, e de’ laghi, che annunziano Temporali e Terremoti, e prodotti dallo stesso principio del fuoco elettrico, che lotta per ispiegarsi nell’Atmosfeta.

Sembrano le meteore affettare i luoghi montagnofi; e ciò non solo per il sito isolato, per la figura acuminata, per la superfizie aspra, per l’aria più sottile, e però meno refisteate al fuoco medesimo; ma spezialmente per eslere serbztoj de’ corpi solforofi e salini, poi de’ metalli, poi delle acque: corpi tutti singolarmente elettrici, o come originarj, 0 come deferenti . Perciò a giudicare del Tempo,conviene particolarmente riguardare i monti, ma ciò spezialmente influisce sull’eruzione de’ Vulcani, e de’Ter= remoti. Sembrano questi tanti colpi replicati dell’esperienza di Leide, o come il Sig. March. Poleni la chiamava, l’Esperim:nto tremendo . Spesso accompagnati vengono i Terremoti da tuoni, da fulmini, e da procelle in aria. Ma il più notabile è, che sembrano infierire il più sovente sulle cosie montuose e petrose dei mari e dei laghi, non dirò perchè anche qui entri la caraffa d’acqua, con cui fi fa l’esperienza del tremito 5 ma perchè ji venti, o le alte maree, tramandano dell’acqua nelle vene e nei canali sotterranei, la qual acqua, o serve di veicolo e fomite al fuoco elettrico, o di arco; o accende e mette in fermentazione le materie insiammabili, cone fi fa bagnando la calce viva, 0 pare, come nei ventì artitiziali delle fornaci, cadendo porta nuov’aria, e produce i venti sotterranei motivi, o compagni de’ Terremoti.

Quanto ai Terremoti delle montagne lontane dal mare, bisogna tiflettere , che i monti sono scolatoj e riserbatoj delle acque piovane, 0 fuse dalle neri, e sono in oltre sede di.minere, di piriti, e d’altre materie insiammabili.

Il fu Sig. Bougner nella sua Relazione del Viaggio al Perù Art. 3. parIa molto dei Terremoti, che sono familiari in quelle contrade . Lascia ia dubbio, ciò che pretende un autore di quel Paese, che i - Terremoti abbiano certe ore tragiche e marcate, che sono quelle della bassa marea:

all’opposto il Sig. Chanvalon nel Viaggio alla Martinica nota molti Terremoti occorsi nell’ora dell’alta marea: e il Terremoto che diftrusse Lima li 28 Ottobre 1746, arrivò alle tre della mattina, ora della piena acqua.

ConfeNa per altro il Sìg. Bouguer, che i Terremoti sono ivi più frequenti

dopo ÎÌ Equinozio di Autunno, cioè dopo le alte maree, le pioggie, e le


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