Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/164

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152 libro iii.

CAPO XV.


Come dobbiamo reggerci, e che dire in ogni cosa desiderabile.


1. Figliuolo, in ogni cosa dimmi così: Signore, se questo è tuo piacere, così si faccia. Signore, se ciò è tuo onore, sia fatto in tuo nome. Signore, se tu vedi ciò essermi a bene, e vedi che fa per me, e tu dammi di usarne a tuo onore: ma se tu sai dovermi esser nocivo, o niente giovevole alla salute dell’anima mia, togli via da me cotal desiderio. Imperciocchè non ogni desiderio vien dallo Spirito Santo, comechè altrui sembri buono, e diritto. Egli è difficile a giudicare con verità, se buono spirito, o rio ti spinga a bramar questo, o quello; e anche se tu sii mosso dall’amor di te stesso. Molti si trovarono nel fine ingannati, che nel principio pareano portati da buon movimento

2. Egli è dunque da desiderare, e da domandar sempre con timore di Dio, e con umiltà di cuore, checchè