Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/319

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capo viii. 307

da te, se non che ti studi d’abbandonarti in me totalmente? Checchè senza te, tu mi dai, non m’aggrada; poichè io nessun tuo dono non cerco, ma te.

2. Siccome tu non saresti contento di posseder tutte le cose, senza di me; così nè anche a me può piacere tutto ciò che tu voglia darmi, se mi neghi te stesso. Sacrificati a me, e dà tutto per aver Dio, e la tua oblazione sarà accettevole. Ecco, che io tutto m’offersi al Padre per te: oltracciò l’intero mio corpo, e ’l mio sangue t’ho dato a mangiare, acciocchè io fossi tutto tuo, e tu mio fossi per sempre. Che se tu ti rimanga in proprietà di te stesso, nè volontariamente al mio piacere non t’offerisca; non sarà il sacrifizio perfetto, nè intera l’unione fra noi. Si vuol dunque far precedere ad ogni tua operazione, una libera offerta di te medesimo nelle mani di Dio, se pur ami di conseguir la grazia, e la libertà. Essendo che per questo così pochi pervengono alla luce, e libertà dello spirito, perchè non sanno condursi a rinnegare interamente se stessi. Questo è mio fermo decreto: Se altri non voglia