Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/334

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322 libro iv.

dee uscire di bocca al Sacerdote, il quale prende così sovente il Sacramento di Cristo.

7. Gli occhi di lui debbono essere semplici e pudici, i quali sono usati di rimirare nel corpo di Cristo. le mani pure e levate verso il cielo, le quali sogliono maneggiare il Creator della terra e del cielo. A’ Sacerdoti in singolar modo detto è per la legge: Fate d’essere santi, perchè io Signore Dio vostro son Santo.

8. Deh! la tua grazia, Dio onnipotente, ci ajuti; acciocchè noi che siamo entrati all’ufficio sacerdotale, possiamo degnamente e religiosamente, in tutta purezza e buona coscienza adoperarci ne’ tuoi servigi. E quantunque non si possa per noi vivere in tanta innocenza di vita, come è richiesto, concedine non pertanto, che noi condegnamente piangiamo i mali commessi, e che con ispirito d’umiltà, e con sincero proponimento più ferventemente serviamo a te per innanzi.