Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/50

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38 libro i.

della loro santa instituzione! Oh quanto grande la divozione dell’orare! quanto l’emulazione della virtù! in quanto vigore stette la disciplina! quanta riverenza ed obbedienza sotto la regola del maestro in tutti fiorì! Ne fanno testimonianza le vestigie infino ad ora rimasteci, ch’essi furono uomini veramente santi, e perfetti; i quali combattendo sì virilmente, sotto a’ piedi si tennero il mondo. Oggimai grande è stimato, chi non è trasgressore, ovvero sappia portare pazientemente quel peso, che si addossò.

6. Oh tiepidezza e negligenza del nostro stato! che così presto vegnamo cadendo dal primo fervore; e omai ci dà noja il vivere, per lo rilassamento, e per la freddezza. Volesse Dio, che al progresso nelle virtù affatto non ti rallentassi tu, il quale più volte hai veduto molti esempi di persone divote.