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194 | i morti parlano. |
— Ah mio Dio! — urlò il miserabile — mi condanneranno a morte, mi impiccheranno...
La convulsione lo riprendeva violenta a quell’idea paurosa, ma la mente rimaneva libera. Era in grado di parlare, e bisognava indurlo a dire la verità.
— Potreste trovare indulgenza nei vostri giudici — gli dissi — se confessaste la vostra colpa sinceramente, e senza restrizioni.
— Ma non ha detto tutto il morto? — domandò con diffidenza.
— Sì. Ha detto che voi avete rubato i gioielli della vedova Blounty.
— Oh mio Dio! Mio Dio! — esclamò picchiandosi il petto. — È vero! Io non credeva che i morti potessero sorgere dalla tomba per accusarmi.
— Dovete dire se avevate altri complici.
— No; per amor del cielo, ch’io non mi metta altri delitti sulla coscienza. Era un