Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/125

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he m'è dispiaciuto immensamente di doverti obbligare ad accettare questa garanzia che mi dà una falsa aria di protettore generoso.

Ma io non ti do assolutamente nulla. So quanto vale la tua opera, e sono sicuro che non avrò nessuna indennità da pagare perchè avrai uno di quei trionfi che danno ad un tratto riputazione e denaro. Non ho fatto che prestarti il mio nome prosaico da commerciante, per puntellare la fede vacillante dell'impresario nell'arte di cui negozia.

Fammi il favore dunque di sottoscrivere le due copie del contratto che ti mando, e di lavorare a compiere il Re Lear che dev'essere la tua gloria. Te ne prego per l'amicizia che ti porto, che è un po' positiva, un po' paterna, ma sempre profondamente sincera.

Tuo

MASSIMO MALVEZZI.

XXIII.

Augusto ad Eva.

Vi scrivo da Milano. Questa mattina avrete trovato la mia stanza deserta. Oh Eva! Bruto ha mentito. La virtù non è un nome soltanto. È una divinità inesorabile, una legge che ci uccide, ma a cui la coscienza non può resistere.

Oggi mi ha respinto lontano da voi; lontano da te, Eva; perchè ti amavo; con tutta la passione della mia anima ti amavo, e te l'avevo detto, e mi struggeva il cuore un desiderio immenso, una sete febbrile di poss