Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/134

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trovano molto divertente. I signori mandano a regalare delle seghe eleganti, e ne fanno il pretesto per offrire un gingillo, un dipinto, un dono.

I galanti del carnovale si ricordano, col mezzo della sega, alle signorine che hanno incontrato ai balli. Mandano la sega in una lettera per la posta, accompagnata da proteste d’amore in versi o in prosa, sempre anonime soltanto pei parenti. Le ragazze indovinano subito il nome dell’autore.

Le Bonelli ricevevano in quella giornata dei fasci di lettere, con seghe di carta frastagliata o dipinta, di seta ricamata, d’argento... Avevano persino ricevuta una bella seghettina d’oro, che portavano sempre appesa al cordoncino dell’orologio.

Quell’anno la mattina della mezza quaresima, la serva tornando dal mercato, portò su una lettera che aveva trovata dal portinaio, diretta a me «Denza Dellara!»

Io sentii il sangue salirmi alle guancie,