Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/179

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lona. Mi credeva sempre la giovinetta che faceva correre sulle strade maestre, narrando l’Iliade. La matrigna rettificò.

— Ne ha ventisei. È giovane, ripeto. Ma ci sono tante ragazze, di diciotto o vent’anni belle quanto lei e ricche; e, naturalmente, lei, che non ha dote, ed ha degli anni di più, se vuol maritarsi non dev’essere troppo esigente. Già è il primo che le capita...

Fuggii in letto in punta di piedi col cuore che mi batteva forte forte. Infatti era il primo che mi capitasse. Chi era? Chiunque fosse, mi faceva un gran bene.

Ero disposta ad accettarlo; il fatto solo d’avermi domandata, era un titolo in suo favore. Non mi trovava troppo matura, lui!

Purchè il babbo non si ostinasse ad essere più esigente di me! Perchè non osava propormelo? Era forse un vecchio? Oh Dio! Quante supposizioni, quanti romanzi fabbricai in quella notte!