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Io risposi guardando fissa la Maria:
— Sì, ma lei aveva Fausto per raccontargli le sue noie, e noi non l’abbiamo.
La Titina, scandolezzata, mi fece il solito rimprovero, molto severamente:
— Sei proprio matta! Guarda se son cose da dire!
Io, per altro, ero risoluta a far parlare la Maria ad ogni costo. Con una sfrontatezza che mi stupisce ancora a ripensarci, dissi:
— Cioè; io forse l’ho il Fausto; ma non lo conosco.
Mi toccò un altro rimprovero della Titina.
— Hai il Fausto? Ma ne hai più di grullerie da dire? Stai zitta; fai il favore!
Ma ormai ero lanciata, e le risposi insolentemente ridendo:
— Stai zitta tu; tu non sai. Di’, Maria, l’hai più visto il mio Fausto grasso, che mi guardava in teatro.
La Maria stette un momento incerta, come