Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/48

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AGAMENNONE 45

di scorgere t’illudi, la parvenza dileguasi
dalle man’, rapidissima,
pei tramiti del sogno sovra penne leggere».
405Tale nei lari, tale nella reggia il cordoglio.
Ed altri puoi vederne anche piú miserevoli:
ché quanti dalla terra partian d’Ellade a schiere,
nelle lor case, duolo
che sopra i cuori aggravasi
410omai domina solo.
Ché il novero ciascun fa dei suoi cari
che mossero alla gesta;
ma riede or la funesta
urna, ma riede cenere
415d’uomini invece, ai lari.

Strofe III
Ed Ares, che coi morti i vivi permuta,
che la bilancia regge fra il cozzo delle cuspidi,
l’arsa ferale polvere
degli amici alle lagrime
420da Troia manda: manda, invece d’uomini,
colmi i lebèti di mortale cenere.
Piangono: e l’un che spento fu nella zuffa lodano,
l’altro che prode cadde nella mischia,
per la donna d’un altro. Cosí mormora
425talun sommessamente; e cruccio e biasimo
contro gli Atridi vindici
va serpendo nel popolo.
E intorno ai muri vinti, hanno altri fulgidi