Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
LE FENICIE | 303 |
araldo
O se sapessi i mali ancor seguíti!
creonte
Piú miseri di questi? E come dunque?
araldo
Coi due figliuoli tua sorella è morta.
coro
Levate gemiti, levate gemiti:
i bianchi cubiti sui nostri capi le mani avventino.
creonte
Deh, quale fine, o misera Giocasta,
hai patita, mercè delle tue nozze,
e degli enigmi della Sfinge! Or, come
seguí la strage dei fratelli, e l’esito
del male che imprecò su loro Edípo?
araldo
Già sai gli eventi che alle torri innanzi
felicemente volsero: la cerchia
delle mura non è tanto lontana,