Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/17

Da Wikisource.
14 EURIPIDE


copreo

Fatica imporre a questa man tu pensi?

iolao

A forza non trarrai né me né i pargoli.

copreo

Lo vedrai. Tu non sei buon indovino.
Afferra i fanciulli.

iolao

Ciò non sarà sin ch’io sia vivo, no.

copreo

Lèvati. Voglia o no, li condurrò
ad Euristèo: ché a lui, credo, appartengono.

iolao

O vetusti d’Atene abitatori,
soccorreteci voi. Supplici giunti
al Dio patrono della piazza, a Giove,
siam soverchiati, e profanati i serti,
scorno per la città, pei Numi oltraggio.
Alle grida di Iolao giungono i cittadini d’Atene che formano il Coro.