Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/257

Da Wikisource.
254 EURIPIDE


ifigenia

Io: ché la Dea m’assegna tale ufficio.

oreste

Lugubre ufficio, e non lieto, fanciulla!

ifigenia

È pur necessità: devo piegarmi.

oreste

Tu, donna, con la spada uccidi gli uomini?

ifigenia

No: ma i tuoi crini d’acqua aspergerò.

oreste

E chi m’ucciderà, se posso chiederlo?

ifigenia

Son dentro il tempio quei che n’hanno il cómpito.

oreste

Qual tomba m’accorrà, quando io sia morto?