Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/160

Da Wikisource.


Entra in scena Filottete, zoppicante e gemente.

filottete
O stranieri!
Chi siete voi? Per quale sorte a questa
terra approdaste, inospitale, e priva
di porti? E di che patria e di che stirpe
dirvi dovrei, per giusto appormi? D’Ellade,
dilettissima a me, la foggia parmi
delle vesti; ma udir vorrei la voce.
E non temete il mio selvaggio aspetto,
non esitate sbigottiti: invece,
pietà d’un infelice abbiate, solo,
abbandonato, senza amici: a lui
parlate, se pur qui giungete amici,
favellatemi, su! Voi non potete
negarmi ciò, non io negarlo a voi.
neottolemo
Sappi per prima cosa, ospite, questa:
che siamo Ellèni, se saperlo brami.