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Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/166

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355-376 FILOTTETE 139

355Nobile chi mori, nobil chi uccise.
Ma incerto son, se prima, o figlio, chiederti
debba il tuo cruccio, o pria pianger l’amico.
neottolemo
Credo che i mali tuoi bastar ti debbano,
senza, o tapino, piangere gli altrui.
filottete
360Tu parli bene. Degli eventi tuoi
torna al racconto, e dimmi in che t’offesero.
neottolemo
Venner sopra una nave ornata a festa
il divo Ulisse e l’aio di mio padre3,
e mi dissero, o falso o ver che fosse,
365che, morto il padre mio, negava il Fato
ch’altri prendesse, se non io, la rocca.
Dettomi ciò, d’uopo non fu di stimoli
a far subito vela: ché pria, brama
del morto mi spingea. di rivederlo
370pria che sepolto fosse; ed io veduto
mai non l’avevo; e la bellezza poi
v’era pur della causa, ov'io, movendo,
Troia espugnassi. Ed il secondo giorno
era ch’io navigavo, e il vento prospero
375all’amaro Sigèo spinto m’aveva.
E, in giro intorno a me, tutto l’esercito