Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/261

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CANTO D’INGRESSO DEL CORO

Entra una schiera di vecchioni. Dopo alcune evoluzioni, accompagnate dal canto, si fermano nell’orchestra, dinanzi all'ara di Diòniso.


coro
Strofe I
Raggio di sole che appari
110piú bello fra quanti
ne apparvero innanzi, sovresse
le porte di Tebe,
infine tu giungi, o pupilla
dell’aureo giorno, movendo
115sui fluidi rivi di Dirce45,
poiché con l’asprissima sferza
scotesti alla fuga
il duce dei candidi scudi46,
che d’Argo, in assetto
120di guerra completo, qui giunse,
che sopra la nostra contrada
piombò — Polinice l’addusse
con alma iraconda —
acuto clangore levando,
125a guisa d’un’aquila
con l’ali coperte