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276 SOFOCLE 506-524

creonte
al custode.
Andar tu puoi dove ti piace: libero
sei della grave accusa.
ad Antigone.
 E in breve tu
di’, senza ambagi: il bando che vietava
di far ciò che facesti, era a te noto?
antigone
510Certo. E come ignorarlo? Esso era pubblico.
creonte
E pur la legge vïolare osasti?
antigone
Non Giove a me lanciò simile bando,
né la Giustizia, che dimora insieme
coi Dèmoni d’Averno, onde altre leggi
515furono imposte agli uomini; e i tuoi bandi
io non credei che tanta forza avessero
da far sì che le leggi dei Celesti,
non scritte, ed incrollabili, potesse
soverchiare un mortal: ché non adesso
520furon sancite, o ieri; eterne vivono
esse; e niuno conosce il di’ che nacquero.
E vïolarle e renderne ragione
ai Numi, non potevo io, per timore
d’alcun superbo. Ch’io morir dovessi,