Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/285

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delle di lui Città senza rimedio.

[Imperator Rudolfo d’Austria protegge Trento.] Quando alla fine dell’anno 1273. elettosi Imperator Rudolfo Conte d’Hauspurg, il primo Cesare dell’augustissima Casa d’Austria; questi con quella sua incomparabile pietà, per cui erasi portato al Trono, non mancò di soccorrere all’afflitta, e travagliata Trentina Chiesa, riconciliando, come fece, al Duca Meinardo il Vescovo Egnone; il quale poco doppo, ò di gioia di vedersi protetto da Cesare, ò di noia, per le tante afflittioni patite in 22. anni di suo Governo, nel quale incontrò anche ribellione di Popoli, e Fattione di Cittadini, passò, come da un mar di travagli al Porto dell’altra vita.

[Il Vescovo Henrico si move contro Meinardo.] Morto Egnone, Meinardo, rompendo i Concordati, di nuovo invade la Città con il Castello, e occupa il Territorio. Così che il Vescovo Henrico successor d’Egnone collegatosi co’l Briscinese e con diversi altri, su’l favore de’ Nobili, che l’assistono, trà quali singolarmente i Signori di Zuingenstain, risolve in persona batter la forza con la forza, necessitando Meinardo à lasciar con la Città il Castello, e partirsi dal Territorio, come seguì, e lo scrive Pincio. In tanto di nuovo co’ l’interpositione dell’Imperator Rudolfo si riconciliorono gli animi, le cose rimanendo aggiustate à prò del Vescovo.

[Meinardo di nuovo invade Trento.] Ma non andò guari, che mancato di vita Henrico, Meinardo, come fosse spirato ogni accordo, invase la terza volta Trento con mano armata il tutto riducendo in sua balia. Per il che il Vescovo Filippo successor d’Henrico, come d’animo non men grande,