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Trento. | 537 |
[Val di Nonn come notabile, e trattata dal Pincio.]
Perche poi delle dieci Valli del Trentino, che nominai, tutte, una più dell’altra sono sparse di Villaggi grandi, e piccioli con frequenza, tutte quì ad una per una sarian degne da descriversi, e singolarmente la Val di Nonn, tanto notabile, per sito, ampiezza, fertilità, Popolo, & Signoria: ma si come di questa mi rimetto al Pincio, che ne scrive à lungo, & ex professo, in riguardo massime al Card. Bernardo Clesio di cui fà un’Historia un Panegirico: così, stando il fine, che proposi di scorrer’ in ristretto il Trentin Vescovato, se non hò campo di descriver’ ogn’una delle Valli, che ne men viddi, devo almeno trattare di Val Rendena, come quella, ch’espressamente visitai, in riguardo alle gloriose memorie del Vescovo S. Vigilio, che vi fù Martire. Valle perciò, che facendo per il mio assunto, merita tanto più esser descritta, come và, quanto, che altri ne scrissero sinistramente.
[Val Rendena, suo sito, & sua estensione.] Val Rendena, à prenderla da se, quanto al sito, principia nel finir della Giodicaria interiore, e termina con la Montagna di Campei, dietro al Luogo, detto Campo. Hà di lungo in tutto circa 15 miglia de’ quali 10. di pianura, e’l resto di Monte con larghezza nel piano d’un miglio, e più, se con il fondo si comprendono i primi Dossi, e falde de’ Monti, che la spalleggiano. Confina da Levante co’i Monti di Molven della Giodicaria esteriore, & altri; à Ostro con la Pieve di Thione; à Ponente con la Valle Camonica, e co’l tramezzo de’ Sformeni, ò Monti glaciali; & à Settentrione con la Val di Sole.
E bagnata Val Rendena dal Fiume Sarca, che