Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
540 | Trento. |
come potria; l’altre quattro cose vi abbondano, e con esse si ripara ancor’ il mancamento del Sale, Oglio, e Vino, che non vi nasce. Li Fieni, che si tagliano due, e fin tre volte l’anno, tutti si consumano in Paese per gli Armenti. [Carni, e Laticinij di Rendena, quanti.] I Laticinij, che si fanno in non ordinaria quantità, oltre quelli, che occorrono per uso proprio, vanno ogni settimana à Trento, & altre Città vicine, come anco le Carni; à gran numero ascendendo i Vitelli, Agnelli, e Capretti, che si spacciano in tutto l’anno. Il Legname poi, che per le tante Selve abbonda notabilmente, si conduce quasi tutto à Riva, dove per via del Lago và una parte per Mantova; l’altra per Brescia, e Verona ancora; e tutto questo Legname ordinariamente si converte in Vino per Concambio.
[Selve in Rendena, quali, & loro frutto.] L’essere principale di tai Legnami consiste in Larici, Abeti, e Peci, che vengono grandi, più, ò meno, secondo i siti, e d’una tal Selva, come trà l’altre di quella di Relon, si pagarà fin’un'Ongaro per ciascun Pezzo. Essendo anche notabile, come in tempo, che questi tali Alberi vanno in amore, ch’è nel Mese di Giugno, si coglie da ciascuna Pianta l’Humore à certa dosa di due tre, e fin quattro libre di peso; cioè da i Larici la Trementina, & Agarico; da i Peci la Rasa, ò sia Pece; e da gli Abeti l’Oglio, ò sia lagrima d’Abete; cose, che servono di non poco utile, e providenza. [Tilea Legno notabile.] Oltre i Legnami mercantili, è notabile in Rendena certo Albero detto Tilea, spetie di Platano, & ch’essendo molle al lavorio d’intaglio, s’indura co’l tempo, e riesce incorrottibile, al dir di Vitruvio.