Pagina:Una famiglia di topi.djvu/100

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capitolo sesto. 91


Si stava bene, sicuro! in quella casa ospitale, non ostante tutti i guai che v’erano capitati: i bimbi facevano da babbo e da mamma a’ loro sorcetti; avevan carezze, baci, premure per tutti. Ma in fin de’ conti, che male ci sarebbe stato a levarsi per qualche tempo da quella continua sorveglianza, e a imparare a conoscere un tantino il mondo?... se non altro per apprezzar meglio ciò che veniva fatto di godersi in casa?...

Il mondo! Questa parola, che per Moschino non aveva un significato preciso, questa parola che gli rappresentava qualcosa d’immenso, di straordinario e d’oscuro, suscitava nel topo giovine una grande paura, mista ad un gran desiderio. Egli si domandava perplesso: ― O che cosa può mai contenere il mondo, il mondo enorme? È così grande anche il salotto dove stiamo sempre! È così immensa tutta la nostra casa, ch’io non so, proprio non so, come abbia ad essere il