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90 una famiglia di topi

esplorato tutto il resto del vasto appartamento, dove ogni tanto lo ritrovavano rimpiattato in un cantuccio lontano, Moschino fu invasato dall’idea di conoscere il mondo, il mondo immenso che stava di là da que’ confini. Ragù e la Caciotta, credendo di sempre più affezionare i propri figliuoli a quella fortunata pace signorile e casalinga, che ormai avrebbero avuta tutti fino alla morte, raccontavano ai piccini tante cose bizzarre, che avean messo una vera febbre di novità in corpo a Moschino.

Mentre alla descrizione di strade campagnuole, di città non mai viste, sotto gelidi chiarori di luna e solleoni di fuoco, Ninì e Lilia tremavano come le foglie, Dodò si leccava nervosamente una zampa, e Bellino spalancava un momento gli occhietti rossi, Moschino badava a fantasticare: faceva nè più nè meno di Nello, al racconto delle peripezie marittime del vecchio Marjant....