Pagina:Una famiglia di topi.djvu/128

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capitolo settimo. 119

chiato, le orecchie basse, ingrullito dalla mortificazione! Appena la contessa ebbe finito di tosarlo, il topino, senza nè anche voltarsi in dietro, scivolò giù per la veste, e via di corsa a traverso le stanze, s’andò a nascondere in un cantuccio della cucina, perchè nessuno potesse notare la sua vergogna.

Un topino come lui, il più bello di tutt’i topini, ridotto in quello stato! Che cosa avrebbero detto i suoi fratelli, vedendolo? Quel sapientone di Dodò che gli avrebbe ricordati i suoi ammonimenti; quell’acqua cheta di Nini, che l’avrebbe guardato di sotto in su, facendo le viste di non badare a lui; quello zuccone di Bellino.... tutti, tutti in un modo o nell’altro gli avrebbero data la baia! Ah! Moschino