Pagina:Una famiglia di topi.djvu/130

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capitolo settimo. 121

nel piattino, un po’ d’erba: tutta roba fresca, che faceva bene al topino malato di calore.

Per tutto il tempo ch’ei restò senza il pelo, Moschino non volle mai nè mangiare nè dormire co’ suoi fratelli. Bisognò preparargli un lettuccio a parte, in una paniera ch’era servita a’ bambini per la merenda; e a tavola o la Rita o Nello se lo tenevano su le ginocchia e gli porgevano il cibo. Così gli era risparmiata qualunque umiliazione.

A poco a poco Moschino guarì: le bolle gli si disseccarono, la pelle gli diventò liscia come il raso, e gli ricrebbe il pelo. Egli potè allora tornare a frequentar la società de’ topi; ma guardava sempre i suoi fratelli con un certo sospetto, non tollerando che gli si mettessero a torno per canzonarlo. E quel citrullo di Bellino, che ci si provò, n’ebbe a uscire malconcio.

Una sera, Moschino se ne stava a dormicchiare su la spalla della Rita, la quale, se-