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132 | una famiglia di topi |
Fa forza con le zampe, e non gli giova;
E grida: «Ah il ciel ti punirà, perverso,
Che m’hai tratto a combattere su’ flutti,
Non osando affrontarmi a piedi asciutti!
Tu, poltrone alla lotta e al corso, m’hai
Condotto qui su l’acqua per invidia;
Ma il gastigo che meriti, l’avrai,
Ei topi puniran la tua perfidia.
O topi, all’armi, all’armi!» E sotto il fiore.
Dell’onde gorgoglianti cala, e muore.
— Poverino! — esclamò la Ninì, quando Dodò, a questo punto, si fermò per pigliar fiato.
— E gli altri topi che fecero? — saltò su a domandare Moschino.
— Ve lo dirò domani, se state quieti: ora