Pagina:Una famiglia di topi.djvu/142

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capitolo settimo. 133

bisogna tornare a casa — rispose Dodo — perchè la padrona ha ordinato alla Letizia che le rifaccia il letto. —

In fatti la contessa, che si sentiva un poco meglio, s’alzava, sorretta dalla Letizia e dal conte: i topini scesero giù dal letto, e andarono a mangiar la minestra che la Letizia avea preparata nel loro piatto.

Il giorno seguente, i topi s’affollarono un’altra volta intorno a Dodò, e lo pregarono di seguitare La guerra dei topi e delle rane.

E il buon topo, come que’ cantambanchi che raccontano l’avventure d’Orlando e di Rinaldo in mezzo alle piazze, riprese a dire:

  Leccapiatti, che stava su quel lido,
     Vide il misfatto, e corse a darne avviso:
     I topi, udendo, mandarono un grido
     E giuraron vendetta dell’ucciso;
     Già son chiamati i banditori in fretta,
     Che radunino i topi alla vendetta.
  Quando l’alba spuntò, dalle lor tane
     Vennero tutti a casa dell’estinto: