Pagina:Una famiglia di topi.djvu/144

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capitolo settimo. 135

     La causa del subbuglio inaspettato,
     Ecco venir Saltapignatte il saggio,
     Figliuolo dell’eroe Scavaformaggio.
  Si fermò tra la folla, e prese a dire:
     «O rane, io vengo apportator di guerra
     Dalla parte de’ topi. Ebbe l’ardire
     Re Gonfiagote della vostra terra
     Di trarre Rubabriciole allo stagno,
     E di farlo morire; ond’io mi lagno.
  Or tra le rane chi gagliardo ha il core,
     Venga alla pugna.» Così disse, e sparve.
     Fra le rane levossi alto rumore,
     Ma in mezzo a loro Gonfiagote apparve;
     E, per allontanar tutt’i sospetti,
     Arringò il popol suo con questi detti:
  «Amici, il topo io non uccisi, il giuro.
     Fors’ei, pensando di pigliare un bagno,
     Scese a scherzare nell’acque sicuro,
     E affogò nel bel mezzo dello stagno.
     Forse or per ciò la sua malvagia gente
     Accusa me; ma io sono innocente.
  S’armano i topi? Ebbene, ci armeremo
     Noi pure; e poste tutte su la riva
     Ov’è il pendio più erto, aspetteremo.
     E quando il grosso de’ nemici arriva,