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drone di casa, sebbene il banchiere avesse i minuti contati.

Quelle bestioline, che lo divertivan tutte, avendo ciascuna di loro qualche pregio suo proprio, egli le amava anche perchè da due anni che facevano parte della famiglia, avevano partecipato con lui e con i suoi alle vicende della casa.

— Bravo il mio Grosso, che non si stanca di vivere fra i libri! — diceva egli accarezzando Dodò, rannicchiato tra volumi e scartafacci. I libri, che sono i migliori amici degli uomini, sono i migliori amici anche dei topi, non è vero, Dodò? ―

Il sorcio letterato fiutava la mano che gli lisciava il dorso; e sentito ch’era quella del suo signore, vi strofinava il musino freddo in segno di saluto.

Moschino, alla voce del conte, accorreva, secondo il suo solito, arrampicandosi su su, per esser preso su la spalla a baciare e pi-