Pagina:Una famiglia di topi.djvu/57

Da Wikisource.
48 una famiglia di topi

che subito quell’agile orda topesca non gli assalisse da tutte le parti.

Ma la canestra fu abbandonata dai sorci giovani quando smisero di pigliar latte.

La buona contessa, che voleva tutti felici intorno a sè, uomini e animali, soleva ripetere che le bestie o si tengono bene, o non si tengono. Quell’obbligarle poi a stare in una gabbia o in una paniera le avrebbe fatto l’effetto d’aver imprigionato crudelmente dei poveri esseri, che per loro natura abbisognano d’aria e di libertà.

Stabilì, dunque, che que’ topini potessero girare per la casa a loro agio, purchè, se avessero fatto qualche guaio, fossero puniti con una tiratina d’orecchi: erano anch’essi bambini, nella loro specie, e i bambini, si sa, vanno educati; altrimenti farebbero un monte di male a sè medesimi e agli altri.

Cosicchè i figliuoli di Ragù e della Caciotta, contenti come pasque, presero a scorrazzare