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76 | una famiglia di topi |
Gli saltò addosso. «Zì» grida il monello,
«Zì» con un lungo gemito.
Lo zio l’udì gridare, ebbe una stretta,
E se n’afflisse assai,
Ma disse: «Eh sì! dovevi darmi retta
Pria di pigliare la cattiva via.
Ora che se’ne’ guai,
Sconta per quando andavi all’osteria.»
― Chi, quando ha tempo, ricusa l’aiuto,
Lo chiede invano, se il tempo è perduto.
― Che ne dici? ― conchiudeva Dodò aprendo a mezzo gli occhi, e guardando il fratello.
― Dico che non è molto allegra, la storia ― rispondeva Moschino, divenuto a un tratto pensoso. Poi soggiunse:
― Eppure, vedi, il mondo ha da esser qualcosa di bello, se c’è de’ topi che rischiano di incappare nell’unghie del gatto per la smania di girare.
― E tu gira! ― diceva Dodò filosoficamente.