Pagina:Una questione di grammatica razionale.pdf/6

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da egoleo segue che ego ha la proprietà di essere un sostantivo, al pari di leo, supposto che la proprietà di essere sostantivo sia reale.

Anche gli avverbi qua e , hanno un valore dipendente dalla persona che parla; pure non si mettono in una classe a parte, ma si mettono nella stessa classe degli avverbi: bene, liberaliter etc., che hanno un valore costante; e se ne fa una classe sola perchè tutti indeclinabili.

Chi scrive in una lingua europea, può fare a meno di risolvere il problema se i pronomi siano o no sostantivi. Le varie lingue si sono sviluppate per secoli prima che ad esse si applicasse la nomenclatura grammaticale. Ma chi scrive in Esperanto, sotto una delle sue varie forme, deve cominciare a risolvere questo problema per sapere se ai pronomi debba dare o no la caratteristica -o. E mentre la maggioranza non considera i pronomi quali sostantivi, una minoranza, con a capo il Lemaire, celebre esploratore africano, li considera logicamente come sostantivi e dà loro la desinenza -o.

Passo ora alla relazione fra sostantivo ed aggettivo. Il Larousse dà le definizioni seguenti.

Nom substantif: mot qui désigne une personne ou une chose.

Nom adjectif: mot qui sert à qualifier une personne ou une chose.

Considero i due giudizi:

«Pietro è buono. Pietro è poeta».

Essi hanno la stessa costruzione; buono e poeta servono egualmente a designare e qualificare la persona Pietro. Sono amendue nomi di classi di enti. Ma buono è aggettivo, poeta è sostantivo; dunque:

aggettivo ═ sostantivo.

La differenza fondamentale tra aggettivo e sostantivo, è che in generale l’aggettivo è accompagnato da un sostantivo, con cui concorda in genere, numero e caso. Quindi la necessità di un capitolo della grammatica che spieghi queste flessioni degli aggettivi e quelle dei comparativi etc.

Ma questa differenza evidentemente appartiene alla morfologia; l’aggettivo può benissimo restar solo come in:
«verum dico», «audaces fortuna juvat» «miscuit utile dulci». Così in Italiano: «dico il vero ═ dico cosa vera ═ dico la verità», onde risulta:

il vero ═ cosa vera ═ la verità.

La concordanza latina vive ancora in Italiano, limitata al genere e numero; il caso è morto; ed è del tutto scom-