Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/100

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il pallido pilota dubiterà di lei perdendo così ogni felicità sulla terra.

La morte soltanto unisce le loro anime in una sfera che è superiore al dubbio ed alla separazione.

La morte soltanto fa succedere allora ai furori dell’oceano il tema della redenzione cantato da Senta.

E anche invanamente la fida Brangania sostituisce al filtro di morte il filtro d’amore.

Invanamente le voci e le anime di Tristano e d’Isotta, da gran tempo nemiche, si sono tranquillate, unificate, esaltate in un effluvio salente d’amoroso languore, in un delizioso incendio divorante l’anima e la carne. Nel loro dolce bere d’amore, la tremenda virtù del filtro, li ha consacrati alla morte irresistibilmente, per una fatalità che nessuna forza può ormai arrestare.

Era la morte che nel veleno d’amore li aveva penetrati del dolce e terribile filtro, per avvolgerli, serrarli, avvincerli, confonderli, perduti, perdutamente nella sua spira ardente salente.