Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/109

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vamente dalle macerie e dalla cenere, e si rinfervorava, e si riapprendeva alle sostanze intorno, e si levava altissimo in una fiamma che rinfiammava il mondo.


Così la segreta economia della storia, il Ritmo arcano che governa le nazioni, si snodava nell’ebrezza che mi trascinava l’anima, viva di fantasmi, ricca di rilievi, intensa di sintesi, corrusca di folgorii.


Intorno a me la solitudine vasta e severa dell’Agro era tutta vestita di silenzio e di luce, nella violenza del vespro.

Io sentii in quel silenzio e in quella luce palpitare l’istante ideale d’un’aspettazione.

Non era forse quell’incanto impervio la stasi