Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/17

Da Wikisource.

L’Ut s’è trasformato nella Scala infinibile, nell’Ascensione sempiterna; Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, ogni grado più rapido di vibrazioni per l’ansia del grado successivo.

Io sono colui che sono, è diventato De profundis clamavi ad te.

Di sette gradi in sette gradi, di silenzio in silenzio di Ut in Ut, di abisso in abisso, tracciando la strada alle ali della folgore, tracciando la strada alle ali dell’aquila:

Io sono colui che sono: De profundis clamavi ad te.


E allora che conosce il Segreto, la Musica va come Mosè, conducendo gli uomini di là del mare Rosso, a traverso la morte, e la Resurrezione, verso un giorno più divino.

E là, come Noè dopo il Diluvio, sul monte Ararat, essa offrirà il Sacrifizio della Liberazione.