Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/19

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d’un mistero che è fuori del tempo e dello spazio e che adombra ed illumina il mistero che è nel tempo e nello spazio.

La Religione è l’ombra dell’Infinito nel tempo.

L’Arte è la luce dell’Infinito nello spazio.


Vi hanno alcuni istanti solenni di riposo e di ebrezza che trasportano e fanno rivivere la nostra anima stanca, brevi istanti in cui la nostra anima stanca spazia serenamente come la voce serena della notte angelicata dal plenilunio, brevi istanti in cui la nostra anima stanca è simile ad un cigno riposante sopra un’acqua lenta, simile ad una lampada solitaria che si consuma sotto le volte del tempio, simile ad un incensiere solitario che sotto le volte del tempio vapora odorosamente, simile a tutto ciò che si placa, che tranquilla, che serena, che tace.

Pare allora che l’anima si veda e si riconosca per la prima volta.