Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/30

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noso di voli, animato come dal rombo di un’acqua passante a traverso le aspre rocce dell’alpe, di un’acqua spaventosa di spume e di fragori, di un’acqua traente la sua forza furibonda di balzo in balzo, scagliante alle valli profonde la sua terribile e affannata anima canora.

E mi parve quasi vedere allora il vento di quella sterminata selva splendente sonante agitare, sotto il velo dell’anima cattolica, l’inestinguibile fiamma di Vesta.


Tutta bella sei tu, o amica mia! soave e splendida come Gerusalemme, terribile come un esercito ordinato a battaglia.


E in quella musicale bellezza di suoni, di canti, di forme, di colori, di fiori, di profumi, di luci, la musica muta della Croce era come un accordo dissonante che si placava