Pagina:Varon milanes.djvu/67

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car or quì, or lì. È tolto dal Greco ὀρνύω, id. incito, promoveo.

PAcià. Crapula. È tolto dal nome Greco φαγία, quale significa edacitas, cioè crapula, e ingordigia di mangiare.

Panera. Vedi l’interpretazione di questa parola insieme con la descrizione del giuoco, nella voce Scutigugn.

Pan papalin. Pane bianco fatto di fior di farina. È composto dal Latino Panis, e dal Greco παιπάλη, id. flos farinae.

Parig dì è. Molto tempo fa. È derivato dall’avverbio Latino Pridem, quale significa gran tempo fa.

Pedeg. Tardo nell’operare. È formato dal Greco πεδέω, id. compedibus vincio, quasi vogliamo dire, che tanto è tardo all’operare, come se avesse li ferri a’ piedi.

Pelgora. Luogo coperto di viti. È tolto dal Latino Pergula, che significa ancora cosa tale.

Penìa. Un che fa del povero. È derivato dal nome Greco πενία, quale significa Paupertas.

Pijà. Pigliare. È tolto dal verbo Greco πιάω, che significa pigliare, prendere.

Pion formag. Voce, con la quale vanno gridando quelli che vendono il cascio per Milano. È formata dalla parola Greca πίων, id. pinguis, opimus, e dalla parola comune Italiana Formaggio. Sicchè Pion formag, quasi grasso formaggio, una delle prime qualità, che nel cascio si ricercano.

Pivion. Colombo. È tolto dal Latino Pipiones,

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