Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/146

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terribile pioggia e grossissima grandine fu molto offesa, et in alcuni luoghi scalcinato il muro. Sono adunque in questa facciata tre spartimenti: il primo è, per cominciarmi, da basso, dove sono la porta principale e le due finestre; il secondo è dal detto davanzale insino a quello del secondo finestrato, et il terzo è dalle dette ultime finestre insino alla cornice del tetto. E sono oltre ciò in ciascun finestrato sei finestre, che fanno sette spazii, e secondo quest’ordine fu divisa tutta l’opera per dirittura dalla cornice del tetto infino a terra. A canto dunque alla cornice del tetto è in prospettiva un cornicione con mensole che risaltano sopra un fregio di putti, sei de’ quali per la larghezza della facciata stanno ritti, cioè sopra il mezzo dell’arco di ciascuna finestra uno, e sostengono con le spalle festoni bellissimi di frutti, frondi e fiori che vanno da l’uno all’altro, i quali fiori e frutti sono di mano in mano secondo le stagioni e secondo l’età della vita nostra, quivi dipinta. Similmente in sul mezzo de’ festoni, dove pendono, sono altri puttini in diverse attitudini. Finita questa fregiatura, in fra i vani delle dette finestre di sopra in sette spazii che vi sono si feciono i sette pianeti con i sette segni celesti sopra loro per finimento et ornamento; sotto il davanzale di queste finestre, nel parapetto è una fregiatura in virtù che a due a due tengono sette ovati grandi, dentro ai quali ovati sono distinte in istorie le sette età dell’uomo. E ciascuna età accompagnata da due virtù a lei convenienti in modo, che sotto gl’ovati, fra gli spazii delle finestre di sotto, sono le tre virtù teologiche e le quattro morali; e sotto, nella fregiatura, che è sopra la porta e finestre inginocchiate, sono le sette arti liberali e ciascuna è alla dirittura dell’ovato in cui è la storia dell’età a quella virtù conveniente; et appresso nella medesima dirittura le virtù morale, pianeti, segni et altri corrispondenti. Fra le finestre inginocchiate poi è la vita attiva e la contemplativa con istorie e statue per insino alla morte, inferno et ultima resurrezzione nostra. E per dir tutto, condusse Cristofano quasi solo tutta la cornice, festoni e putti et i sette segni de’ pianeti. Cominciando poi da un lato fece primieramente la luna e per lei fece una Diana che ha il grembo pieno di fiori, simili a Proserpina, con una luna in capo et il segno di Cancro sopra. Sotto nell’ovato, dove è la storia dell’infanzia, a la nascita dell’uomo sono alcune balie che lattano putti e donne di parto nel letto, condotte da Cristofano con molta grazia. E questo ovato è sostenuto dalla Volontà sola, che è una giovane vaga e bella, mezza nuda, la quale è retta dalla Carità, che anch’ella allatta putti. E sotto l’ovato, nel parapetto, è la Grammatica, che insegna leggere ad alcuni putti; segue, tornando da capo, Mercurio col caduceo e col suo segno, il quale ha nell’ovato la Puerizia con alcuni putti, parte de’ quali vanno alla scuola e parte giuocano. E questo è sostenuto dalla Verità, che è una fanciulletta ignuda tutta pura e semplice, la quale ha da una parte un maschio per la Falsità con varii socinti, e viso bellissimo, ma con gl’occhi cavati in dentro. E sotto l’ovato [tra] le finestre [è] la Fede, che con la destra battezza un putto in una conca piena d’acqua e con la sinistra mano tiene una croce, e sotto è la Loica nel parapetto con un serpente e coperta da un velo; séguita poi il sole figurato in un Apollo che ha la testa in mano et il suo segno nell’ornamento di sopra. Nell’ovato è l’Adolescenza in due giovinetti che andando a paro, l’uno saglie con un ramo d’oliva un monte illuminato dal sole, e l’altro fermandosi a mezzo il camino a mirare le bellezze che ha la Fraude dal mezzo in su, senza accorgersi che le cuopre il viso bruttissimo una bella e pulita maschera, è da lei e dalle sue lusinghe fatto